Qual è la differenza tra appalto e concessione?
L' appalto è un contratto pubblico con cui la Pubblica Amministrazione affida ad un soggetto (detto appaltatore), terzo rispetto alla stessa sia sul piano formale che sostanziale, l'esecuzione di prestazioni aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture.
L' appaltatore è, infatti, colui che esegue l'attività in favore dell'Amministrazione a fronte del pagamento di un prezzo per la prestazione eseguita. Questo soggetto sa già quale è il corrispettivo che gli viene erogato e per questo si dice che non assume il rischio d'impresa.
Facciamo un esempio: La ditta X partecipa ad una gara indetta dal Comune Z per la costruzione di una grande Piazza. Presenta la sua offerta e vince la gara, in quanto risulta avere tutti i requisiti previsti dal Codice e la sua offerta si presenta migliore delle altre. Per realizzare il lavoro utilizza uomini e mezzi e per questo viene pagata dall'amministrazione.
Nella concessione, invece, l'amministrazione affida al concessionario lo svolgimento di attività da eseguire in favore dell'utenza collettiva.
Il concessionario, quindi, svolge l'attività per conto dell'Amministrazione, ma in favore del pubblico ed è remunerato, almeno in parte, dal prezzo pagato dagli utenti, quale corrispettivo della prestazione.
Il concessionario, quindi, a differenza dell'appaltatore assume un rischio d'impresa.
La concessione è definita come un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto in virtù del quale si affida l'esecuzione di lavori o la gestione di servizi riconoscendo come corrispettivo il diritto di gestire le opere o i servizi oggetto del contratto e tale diritto è accompagnato dal prezzo con assunzione in capo al concessionario del rischio operativo legato alla gestione delle opere o dei servizi.
Avv. Giulia Solenni