Che cos’è l’Authorized Pushed Payment (APP) fraud?

18.03.2025

A cura di Dott. Marco Misiti

Con tale termine ci si riferisce a un'articolata forma di truffa che sfrutta la possibilità dei moderni sistemi di pagamento di disporre trasferimenti di denaro in tempo reale.

Secondo la definizione fornita dalla Financial Conduct Authority (FCA), autorità finanziaria di vigilanza inglese, può verificarsi in due diversi modi:

  • un soggetto, che voleva effettuare un trasferimento a un dato soggetto, viene indotto fraudolentemente a trasferire fondi a un terzo. Si pensi alle ipotesi in cui si viene contattati da un soggetto che, scrivendo con un numero sconosciuto, si spaccia per un parente che necessita di un urgente bisogno di denaro, oppure alle richieste di bonifici su conti bancari da parte di soggetti che, a titolo esemplificativo, si fingono funzionari di Autorità fiscali che pretendono il trasferimento di denaro per adempiere a presunti debiti tributari;
  • un soggetto effettua un trasferimento di denaro per scopi che riteneva legittimi ma che, in realtà, erano fraudolenti. Si pensi alle richieste di bonifici su conti bancari per l'acquisto di beni in realtà inesistenti.

Se fino alla Direttiva UE 2015/2366 l'utente veniva tutelato solamente nel caso di operazioni non autorizzate (e pertanto con esclusione delle ipotesi di APP frauds), gli interventi europei in corso di approvazione (PSD3 e PSR) sembrerebbero invece prevedere forme di protezione anche nei confronti delle vittime di tale tipologia di frode. Bisogna però attendere la definitiva approvazione di tali strumenti normativi per verificare se tali garanzie entreranno effettivamente in vigore e in funzione