Che differenza c’è tra dolo generico e dolo specifico?

20.02.2024

L'elemento soggettivo del dolo sta a significare la coscienza e la volontà del soggetto nel compiere l'intero fatto costitutivo del reato e nell'accettazione di tutte le conseguenze derivanti dalla propria azione.

La dottrina e la giurisprudenza hanno elaborato varie forme del dolo, infatti, si dice che il dolo presenti diverse sfumature di intensità che incidono sull'eventuale pena irroganda.

Come detto, esistono diverse forme del dolo, tra queste si ritrovano il dolo generico ed il dolo specifico.

Il dolo generico sussiste quando il soggetto agente si prefigura gli elementi costitutivi del fatto di reato, così come descritto dalla norma, senza che si rappresenti uno scopo ulteriore.

Al contrario, il dolo è specifico quando ai summenzionati elementi si aggiunge la rappresentazione e la volizione anche dell'evento perseguito come scopo o fine.

Ad esempio, il reato di omicidio ex art. 575 c.p. è un reato a dolo generico poiché affinché sia realizzato basta che l'agente voglia la morte di un uomo.

Invece, esempio classico di reato a dolo specifico è il reato di furto ex art. 624 c.p., ove già dalla lettera della legge si evince che, oltre alla sottrazione e l'impossessamento della cosa mobile altrui, deve sussistere, altresì, il fine ulteriore del profitto. 

Dott. Domenico Ruperto