Come si accerta il nesso di causalità nel diritto penale?

13.06.2023

L'art. 40 c.p. stabilisce che nessuno possa essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione.

Ai fini della punibilità, quindi, si dovrà accertare che il fatto sia conseguenza di una determinata condotta (nesso di causalità tra condotta e evento); a riguardo sono state elaborate differenti teorie ma quella consolidata proviene dalla nota sentenza Franzese (Cassazione Penale, Sezioni Unite, 11 settembre 2002 n. 30328).

Secondo i criteri dettati dalla Cassazione, per accertare se un fatto è conseguenza di una determinata azione è necessario integrare due criteri: la probabilità statistica e la probabilità logica.

La prima consente di verificare con che grado di frequenza un determinato evento è scaturito da una certa condotta (attiva o omissiva). Si autorizza, così, anche il ricorso a leggi di copertura statistiche sebbene non dotate di un grado di certezza assoluto come quelle universali.

Solo successivamente, sarà necessario integrare tale criterio con quello della probabilità logica per verificare se quei risultati siano credibili da un punto di vista razionale. 

Sarà dunque possibile valutare la credibilità dei risultati statistici in base agli elementi probatori raccolti nel caso concreto.

Dott.ssa Laura Giancola