“Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”
In questi giorni non si parla d'altro che del litigio tra Fedez e Luis.
I due dopo anni di amicizia e di collaborazione lavorativa decidono di fondare una società al 50% e proprio dopo questo momento nascono i dissidi.
Tralasciando i motivi che hanno spinto i due personaggi famosi a chiudere il loro rapporti, motivi che dovrebbero, a parere di chi scrive, essere meno ostentati dall'opinione pubblica (volgarmente "saranno anche affari loro!?!"), proviamo invece a chiederci:
Quali sono i rischi e i vantaggi di creare una società al 50%?
Intanto una prima distinzione giuridica da fare è tra le tipologie di società esistenti nel nostro ordinamento: la società di persone e la società di capitali.
Queste due forme giuridiche presentano differenze significative che riguardano la struttura, la responsabilità dei soci e il funzionamento generale.
Nella società di persone la responsabilità è in capo ai soci in modo illimitato e solidale. Questo significa che i soci rispondono personalmente con i propri beni per gli obblighi assunti dalla società. La responsabilità illimitata implica che i creditori possono rivalersi sui beni personali dei soci per soddisfare i debiti della società.
Nella società di capitali, a differenza delle società di persone, la responsabilità dei soci è limitata all'apporto di capitale sottoscritto o versato. Le società di capitali sono regolate da un atto costitutivo, che stabilisce le regole per il funzionamento e la gestione della società.
Oltre alla responsabilità dei soci, ci sono altre differenze fondamentali tra le due tipologie di società: pensiamo alla trasferibilità delle quote o azioni, alle decisioni e alla gestione, ma anche al numero di soci richiesto per costituire la società che può essere di uno o più individui, a seconda del tipo di società.
A prescindere dalla tipologia di società soffermiamoci proprio sul numero di soci.
Il detto "più siamo meglio è" in ambito societario funziona poco: più teste, più difficoltà a prendere decisioni.
La creazione di una società con un numero ridotto di soci, addirittura solo due, può offrire quindi dei vantaggi:
> Semplicità decisionale: Con solo due soci, il processo decisionale può essere più semplice e rapido rispetto a società con un numero maggiore di partecipanti. Ciò consente una maggiore flessibilità nel prendere decisioni operative, strategiche e finanziarie, facilitando l'agilità dell'azienda.
> Coinvolgimento diretto: In una società a due persone, entrambi i soci possono essere più direttamente coinvolti nella gestione dell'azienda e nella presa di decisioni chiave. Ciò può portare a una maggiore motivazione, impegno e senso di responsabilità, poiché entrambi i soci hanno un ruolo attivo nella conduzione dell'attività.
> Maggiore trasparenza: Con un numero ridotto di soci, è più facile mantenere un alto livello di trasparenza nelle operazioni aziendali. I soci possono essere più aperti nella condivisione delle informazioni, facilitando la comunicazione e la comprensione reciproca delle attività aziendali.
> Riduzione dei costi e delle risorse necessarie: La condivisione delle spese tra i due soci può alleggerire il carico finanziario iniziale e consentire di avviare l'attività in modo più efficiente.
> Maggiore flessibilità nella divisione dei ruoli e delle responsabilità: Con solo due soci, c'è maggiore flessibilità nella divisione dei ruoli e delle responsabilità all'interno dell'azienda. I soci possono assegnarsi compiti specifici in base alle proprie competenze e preferenze, sfruttando al meglio le risorse individuali per il successo dell'azienda.
Dall'altro lato della medaglia, quali sono i problemi?
> Disaccordi decisionali: Quando due soci hanno quote paritarie in una società, possono verificarsi conflitti e disaccordi nel processo decisionale. Se i soci non sono in grado di raggiungere un accordo su questioni chiave, potrebbero insorgere problemi di blocco decisionale, che potrebbero rallentare le operazioni aziendali. Lo "stallo alla Messicana" così come definito anche da Fedez.
> Potenziali conflitti personali: Se i soci hanno relazioni personali complesse o tendenze divergenti, i conflitti personali possono influire negativamente sulla gestione della società. I dissidi personali possono interferire con la comunicazione e la collaborazione, compromettendo l'efficienza operativa e il successo complessivo dell'azienda.
> Condivisione dei profitti: In una società al 50%, i profitti devono essere suddivisi equamente tra i due soci. Questo può essere un vantaggio quando l'azienda va bene, ma può creare tensioni se un socio sente di contribuire maggiormente al successo dell'azienda rispetto all'altro. Inoltre, se uno dei soci non soddisfa le proprie responsabilità finanziarie, potrebbe crearsi uno squilibrio nella suddivisione dei profitti.
> Limitazioni nella crescita dell'azienda: Quando i due soci hanno un potere paritario di prendere decisioni, potrebbe risultare difficile prendere rapidamente decisioni cruciali per la crescita dell'azienda. L'inevitabile processo decisionale condiviso potrebbe comportare una minore reattività alle opportunità di business e ai cambiamenti del mercato.
Possiamo dire, quindi, che una società al 50% tra due soci offre vantaggi in termini di divisione delle responsabilità, risorse finanziarie condivise e preservazione dell'indipendenza decisionale. Tuttavia, è importante considerare i rischi associati a questa struttura, come disaccordi decisionali, potenziali conflitti personali, condivisione dei profitti e limitazioni nella crescita dell'azienda.
Prima di stabilire una società al 50%, è consigliabile che i potenziali soci consultino un avvocato o un consulente aziendale per comprendere appieno le implicazioni legali e i rischi specifici associati alla loro situazione particolare.
Una pianificazione accurata e una comunicazione aperta possono aiutare a mitigare i rischi e massimizzare i vantaggi di una società al 50% tra due soci.