Le fotografie dei saggi e delle recite scolastiche possono violare la privacy dei minorenni immortalati?

16.07.2024

E' da sempre uso durante le recite scolastiche o i saggi, immortalare i propri familiari con fotografie o riprenderli in video mentre si cimentano nelle proprie attività.

Ma con tutte le questioni che ogni giorno il tema della privacy suscita, sorge spontaneo porci il seguente interrogativo: le fotografie o i video scattati in tali circostanze, sono in grado di violare la privacy dei soggetti minorenni ripresi?

Secondo quanto previsto nell'aggiornamento del Vademecum "La scuola a prova di privacy", che affronta tutti gli argomenti connessi al trattamento dei dati personali presso le Istituzioni scolastiche, il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito una risposta negativa al quesito.

In special modo, le fotografie e/o le riprese video eseguite durante gli eventi scolastici ai quali i propri figli prendono parte, non configurano una violazione della privacy dei soggetti coinvolti, in quanto lo scopo è quello di essere conservati in ambito familiare o amicale senza mirare alla diffusione.

Va da sé, naturalmente, come già trattato nella dissertazione sullo "Sharenting", che è essenziale stare in guardia quando s'intende condividere sui propri profili social, i predetti contenuti multimediali.

In tale caso, infatti, è condizione necessaria premunirsi di un consenso informato da parte dei genitori o di chi ne fa le veci, delle persone riprese nei video o nelle immagini, col quale s'intende che è fondamentale avvertire chi fa le veci dei minori dell'utilizzo che si vuole fare del materiale in questione.

Affinché il consenso informato sia valido, è necessario che esso venga espresso in totale libertà, e che sia specifico, inequivocabile e soprattutto documentato, fermo restando la possibilità di un rifiuto alla concessione dello stesso o di una successiva revoca. 

Dott.ssa Martina Carosi