Immissioni acustiche: illeciti civili per superamento dei limiti di rumore tra proprietà confinanti ex art. 844 c.c

15.11.2024

Cass., sez. II, 26 febbraio 2024, n. 5074

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La questione sottoposta alla Suprema Corte trae origine da una domanda risarcitoria formulata dai proprietari di un immobile, carente di idoneo isolamento acustico, nei confronti della ditta appaltatrice dei lavori di ristrutturazione.

A detta degli istanti, l'intollerabilità dei rumori nella propria abitazione era causata dai gravi vizi dell'immobile sotto il profilo del requisito tecnico-acustico.

La Corte territoriale accertava la violazione dei limiti soglia, in materia di requisiti acustici passivi degli edifici, e stabiliva che tale violazione, di per sé, comportava il superamento della normale tollerabilità delle immissioni acustiche di cui all'articolo 844 c.c.

Sia il Giudice di prime cure, quanto la Corte d'Appello aditi, condannavano la parte inadempiente al risarcimento del danno, ritenendo sussistente il danno patrimoniale patito dai proprietari dell'abitazione, costretti alla locazione di altra unità immobiliare.

La ditta soccombente denunciava la violazione della falsa applicazione normativa in ordine alla natura rigorosa dell'onere della prova.

La ricorrente, ai fini del riconoscimento risarcitorio, lamentava il mancato assolvimento dell'onere della prova in ordine alla causazione dell'evento dannoso ed alla sussistenza del nesso causale con il danno patito e consistente nella necessità di locare altra unità abitativa.

La Suprema Corte dopo aver rigettato il ricorso, ha introdotto un principio presuntivo assoluto circa la violazione delle condizioni di normale tollerabilità delle immissioni acustiche, avuto riguardo alla condizione dei luoghi ex art. 844 c.c., in ipotesi di superamento dei limiti soglia dei requisiti acustici passivi degli edifici.

Al tempo stesso, i Giudici di Piazza Cavour hanno affermato come l'osservanza di dette soglie non determini l'insita liceità delle immissioni, rimettendo al prudente apprezzamento del giudice la valutazione in ordine alla tollerabilità delle immissioni, alla stregua di quanto previsto dall'articolo 844 c.c.

L'accertamento complessivo del superamento dei limiti soglia integra un'ipotesi di responsabilità del danneggiante; il giudizio di merito, secondo la ricostruzione della Suprema Corte, risulta immune da vizi logico-giuridici, che rinviene nei costi di locazione di altro appartamento agibile una conseguenza diretta e immediata, ai sensi dell'articolo 1223 c.c. del danno patito dai proprietari del bene gravato da vizi.

Dott.ssa Michela Falcone