Posso parcheggiare molto vicino ad un'altra auto?

02.07.2024

Sembra un quesito banale, ma non lo è.

Quante volte riprendendo la nostra vettura abbiamo avuto difficoltà ad aprire lo sportello o ad eseguire le manovre necessarie per uscire dal parcheggio stesso?

Ecco, in realtà, c'è una disposizione ben precisa nel Codice della Strada, in quanto l'art.157 nel disciplinare l'arresto, la fermata e la sosta, stabilisce anche le distanze da mantenere rispetto ai margini della carreggiata in modo da rendere possibile per pedoni ed altri veicoli, il transito.

In particolare, infatti, per quanto concerne la sosta del veicolo, esso non deve essere collocato troppo lontano dal margine destro della carreggiata, ed in assenza di un marciapiede, si dispone che venga lasciato uno spazio di non meno di un metro per il transito dei pedoni.

Laddove ci si trovi, invece, in una strada a senso unico, il conducente può sostare anche lungo il margine sinistro della carreggiata lasciando, però, un margine non inferiore a tre metri di larghezza così da consentire che almeno una fila di macchine possa circolare.

Il codice, per quanto riguarda la distanza minima per la sosta dei vicoli, nulla dispone, ma ciò non permette ai conducenti di sostare a proprio piacimento, in quanto sono vigenti altre normative: se in alcuni casi, infatti, la sanzione prevista è quella della semplice multa, in altri casi, potrebbe addirittura configurarsi un reato visto e considerato che lo stesso art.157 Cds stabilisce che è vietato creare pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada.

La Corte di Cassazione, in casi veramente estremi, ha riconosciuto la configurabilità dell'art.610 c.p., che punisce coloro che con la loro condotta violenta o minacciosa, costringono altri a fare, tollerare o omettere qualcosa. In tali casi, si rischia la reclusione fino a 4 anni ma solo laddove chi ha parcheggiato troppo vicino ad un'altra vettura, abbia fatto un uso improprio del veicolo non permettendo all'altro conducente di uscire dall'abitacolo dal lato di guida.

Dott.ssa Martina Carosi