Qual è la differenza tra denuncia e querela?
Spesso i due termini vengono confusi o utilizzati come sinonimo, in verità non vanno sovrapposti.
La denuncia rappresenta una modalità con la quale il Pubblico Ministero o la Polizia Giudiziaria acquisiscono la notizia di reato.
Trova espresso riferimento all'art. 331 c.p.p. e consiste nella comunicazione di un fatto illecito da parte di chi ne è stato vittima o di chi ne abbia avuto comunque conoscenza.
Può essere presentata dai p.u. o i.p.s. (sui quali vige un obbligo) o dai privati cittadini (che ne hanno la facoltà). Inoltre, può essere presentata in formale orale o per iscritto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale.
La legge, infine, dispone che delle denunce anonime non può essere fatto alcun uso salvo, quanto disciplinato dall'art. 240 c.p.
La querela, invece, è una condizione di procedibilità in assenza della quale il procedimento penale è destinato a concludersi o con un'archiviazione, o con la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere.
Ai sensi degli artt. 336 c.p.p. e 120 c.p. è l'atto con il quale la persona offesa manifesta la volontà che si proceda per un fatto previsto dalla legge come reato. Anch'essa può essere presentata per iscritto oppure oralmente, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, ma può essere anche rimessa (cioè ritirata se già presentata), o rinunciata (se non è stata ancora presentata).
Ulteriore peculiarità è che la persona offesa deve esercitare il diritto di querela entro tre mesi dal giorno in cui ha avuto notizia del fatto di reato, salvo termini diversi previsti dalla legge.