Quando un reato è consumato?
Per reato consumato si intende l'ipotesi in cui è interamente realizzata la fattispecie criminosa prevista dalla norma penale.
La verifica della consumazione del reato passa attraverso l'analisi della fattispecie in relazione alla condotta tenuta dal soggetto agente.
Per esempio in caso di reati di mera condotta il reato sarà consumato tenendo la condotta punita dalla legge e prevista dalla norma penale.
Se il reato è un reato di evento oltre alla condotta, sarà necessario il verificarsi dell'evento previsto dalla norma.
In ogni caso in relazione al momento consumato dell'evento si opera una distinzione tra reati istantanei e reati permanenti.
I reati istantanei si consumano in un brevissimo lasso di tempo (per esempio l'omicidio);
Per i reati permanenti la consumazione si protrae nel tempo, il classico esempio di reato permanente è il sequestro di persona (art. 605 c.p.) ove la consumazione si protrae per tutto il tempo in cui il soggetto priva della libertà personale il sequestrato.
Da quanto descritto si comprende come, a differenza dei reati istantanei, nei reati permanenti la consumazione necessita di due fasi: la condotta che causa la situazione dannosa, e il protrarsi di quest'ultima in un lasso più o meno lungo di tempo.