Dentro alla Crisi di Coppia: la sindrome del Nido vuoto

26.08.2024

Ogni nucleo familiare presenta peculiarità e sfaccettature diverse tra loro, anche se spesso le esperienze e le storie di vita, possono essere somiglianti, facendo sviluppare empatia nei soggetti coinvolti. Tuttavia, ogni storia è a sé.

Si è fatta tale premessa in quanto, la storia familiare di ognuno di noi si snoda in una serie di eventi che la portano ad evolversi e a mutare nel corso del tempo, rompendo i vecchi equilibri e portando la necessità di crearne dei nuovi.

Non è un caso, infatti, che una coppia inizia ad evolversi già dalla nascita del primo figlio, quando da una diade, diventa una triade; ma cosa accade quando i figli, ormai divenuti più grandi iniziano a "spiccare il volo"?

Ebbene, già in presenza di figli adolescenti, la coppia deve affrontare una vera e propria riorganizzazione familiare sia relativamente alle varie difficoltà educative che l'età della prole comporta, sia con riguardo al confronto generazionale che i genitori, inevitabilmente, compiono mettendo a paragone la propria adolescenza con quella dei figli.

Nel momento in cui i figli stessi iniziano a cercare la propria strada altrove, inizia un periodo in cui se per la prole, ci si inizia ad identificare con i genitori stessi creando una relazione tra adulti, i genitori, dal canto loro, vanno incontro ad un'ulteriore riorganizzazione causata dal fatto che i i figli abbandonano il "loro nido". E' questa la fase in cui molti genitori potrebbero soffrire della c.d. "Sindrome del nido vuoto".

Con tale definizione, si intende lo stato psicologico che interessa i genitori che si trovano nella necessità di tornare coppia.

I soggetti interessati da tale condizione tendono a sviluppare sintomi negativi tra cui pensieri nostalgici caratterizzati da tristezza e apatia, i quali, se inizialmente costituiscono anche dei sentimenti naturali che necessitano di elaborazione, è anche vero che laddove giungano a protrarsi nel tempo possono costituire un vero e proprio problema per la coppia che potrebbe capitolare in una vera e propria crisi connotata da un conflitto più o meno grave.

In tale circostanza, quando i genitori si trovano a vivere questa fase, una riorganizzazione delle relazioni familiari si rende necessaria ed importante può essere il contributo che fornisce il mediatore familiare nel corso dei vari incontri.

Con le proprie tecniche, infatti, può aiutare tali coppie a focalizzarsi su ciò che di positivo connota il proprio rapporto, e su ciò che si apprezza dell'altro, senza porre particolare attenzione agli aspetti negativi, i quali, piuttosto, divengono materiale su cui lavorare insieme per trovare un nuovo equilibrio in una relazione totalmente nuova e diversa da quella avuta fino ad allora.

E' così, quindi, che il conflitto che si è generato tra i coniugi, da esperienza negativa che generalmente s'intende, può diventare un elemento positivo dal quale ricostruire delle nuove fondamenta.

Dott.ssa Martina Carosi - Mediatore familiare -