Com’è strutturato il reato?

20.06.2024

Vi è da premettere che non vi è una risposta univoca al quesito poiché vi sono tre teorie sulla struttura del reato, molto diverse tra loro, ma altrettanto valide.

La prima è la teoria bipartita che divide il reato in sole due parti, l'elemento oggettivo e l'elemento soggettivo, il primo comprende la condotta, l'evento cagionato, il nesso eziologico e l'antigiuridicità del fatto; il secondo elemento attiene alla capacità di intendere e di volere del reo e dell'elemento soggettivo.

Poi vi è la teoria tripartita che divide il reato in tre parti, infatti, affianca all'elemento oggettivo ed elemento soggettivo l'antigiuridicità, la quale secondo tale teoria costituisce un terzo ed autonomo elemento costitutivo del reato.

Infine, vi è la teoria quadripartita o tetrapartita che divide il reato in quattro elementi: tipicità, antigiuridicità, colpevolezza e punibilità, per cui secondo tale ultima teoria il reato non potrà definirsi tale se non risulta punibile.

Dott. Domenico Ruperto