Se un avvocato insulta il collega, rivolgendogli frasi ingiuriose e volgari, commette una violazione del codice deontologico?
Per rispondere alla domanda in esame occorre, innanzitutto, consultare il contenuto del Codice Deontologico Forense.
Difatti, l'art.5 del suddetto Codice sancisce che "l'avvocato deve ispirare la propria condotta all'osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro". Egli, infatti, è soggetto a procedimento disciplinare "per fatti anche non riguardanti l'attività forense, quando si riflettano sulla sua reputazione professionale o compromettano l'immagine della classe forense".
"Indipendentemente dalle disposizioni civili e penali, l'avvocato deve evitare di usare espressioni sconvenienti od offensive negli scritti in giudizio e nell'attività professionale in genere, sia nei confronti dei colleghi che nei confronti dei magistrati, delle controparti e dei terzi"(art. 20).
La condotta dell'avvocato deve risultare contraddistinta da lealtà e correttezza (vedi in merito l'art. 22 del Codice Deontologico Forense).
In conformità a quanto appena menzionato, può risultare utile la lettura della recente pronuncia della Cassazione civile sezioni unite, n.20383/2021.
Il Giudice di legittimità, nella sentenza in oggetto, afferma che "la responsabilità disciplinare dell'avvocato - quanto a menomazione dei menzionati valori deontologici di dignità, decoro, reputazione professionale, correttezza e lealtà nei rapporti con i colleghi - deve comunque valere anche in ambito diverso da quello strettamente funzionale, essendosi in tal senso appunto stabilito che: "In tema di responsabilità disciplinare dell'avvocato, l'illecito contemplato dall'art. 5 del previgente codice deontologico rimane integrato in ogni ipotesi di violazione dell'obbligo deontologico di probità, dignità e decoro, sia quando l'avvocato agisca in qualità diversa da quella professionale sia - ed a "fortiori" - nell'esercizio del suo ministero" (Cass. SSUU n. 4994/18)".
Dunque, è importante affermare che l'avvocato, per lo
specifico ruolo che ricopre, è tenuto a rispettare doveri di probità, dignità e
decoro e ad adottare una condotta leale e corretta. È evidente che tali
atteggiamenti mal si conciliano con la condotta dell'avvocato che rivolge
insulti al collega. In tal caso, come già specificato, si configurerebbe una
violazione del Codice deontologico forense.
Dott. Federica Bontempi